Confapi in audizione al Senato su Decreto Sicurezza

Confapi in audizione al Senato su Decreto Sicurezza

Confapi, rappresentata dal componente della Giunta nazionale Luigi Pino, è stata audita oggi dalla 10ª Commissione del Senato della Repubblica in merito al decreto-legge recante misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e in materia di protezione civile. “La salute e la sicurezza sul lavoro – ha detto Pino - rappresentano per Confapi e per il sistema delle piccole e medie industrie private che essa rappresenta un tema di assoluta priorità e responsabilità sociale. Le nostre imprese evidenziano la necessità di una maggiore chiarezza e semplificazione del quadro normativo vigente, oggi caratterizzato da una complessità che ne rende difficile l’applicazione, in particolare per le realtà di dimensioni più contenute”.

Confapi “auspica che il provvedimento possa rappresentare un primo passo verso una riforma di più ampio respiro che deve avere l’obiettivo di costruire un sistema normativo realmente efficace, chiaro e accessibile, capace di garantire la tutela della salute dei lavoratori e, al contempo, di valorizzare l’impegno quotidiano delle piccole e medie imprese italiane per una sicurezza sempre più integrata nei propri modelli organizzativi”.

Nel corso del suo intervento, Pino è entrato nel merito degli articoli, soffermandosi in modo particolare sull’articolo 3 (badge di cantiere e patente a crediti). “Condividiamo l’obiettivo del badge, utile per la tracciabilità e la trasparenza nei cantieri, già sperimentato con successo in vari territori. Tuttavia, chiediamo un sistema unico nazionale, semplice e uniforme, per evitare disparità territoriali e aggravi burocratici, soprattutto per le micro e piccole imprese”.

Per quanto riguarda, poi, l’articolo 14 della norma, “Confapi condivide l’obiettivo generale di garantire maggiore trasparenza nel mercato del lavoro e di promuovere la sicurezza nei luoghi di lavoro, ma esprime forti perplessità sull’impostazione dell’articolo, che introduce nuovi adempimenti a carico dei datori di lavoro. In particolare, la previsione secondo cui le imprese che intendono beneficiare di agevolazioni o incentivi contributivi debbano pubblicare preventivamente le posizioni di lavoro sul portale SIISL rischia di tradursi in un ulteriore onere burocratico, del quale, tuttavia, non si comprende la finalità. Se l'intento di premiare l'impresa che lavora in sicurezza è condivisibile – ha spiegato Pino - la sua attuazione rischia, senza correttivi, di tradursi in una trappola burocratica e finanziaria assolutamente sproporzionata per le Pmi”.