Confapi a Conferenza Nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese

Confapi a Conferenza Nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese

L’aula magna dell’Università Bocconi di Milano ha ospitato questa mattina la Conferenza Nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese a cui ha preso parte anche Confapi, rappresentata dal Presidente, Cristian Camisa. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, si inquadra nel programma degli Stati Generali della Diplomazia 2024 e rappresenta un momento di confronto e dibattito a tutto campo con i rappresentanti delle imprese, delle associazioni di categoria, delle agenzie di sostegno pubblico all'export sulle strategie per rafforzare la presenza del sistema economico italiano sulla scena internazionale in un contesto globale in continuo mutamento. Ad aprire i lavori è stato il Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, mentre i rappresentanti delle Associazioni di categoria del mondo produttivo sono intervenuti sulle strategie di internazionalizzazione in esito ai tavoli di consultazione organizzati nelle settimane precedenti dalla Farnesina, incentrati sui temi quali le nuove geografie dell’export; come rendere resilienti le catene globali del valore in un contesto geopolitico instabile; l’intelligenza artificiale per le Pmi, il racconto dell’eccellenza italiana all’estero come motore per la crescita dell’export.

“Confapi – ha spiegato Camisa - è fortemente impegnata nell’accompagnare e supportare le piccole e medie industrie verso i mercati esteri, consapevole che la globalizzazione e le crisi che si sono succedute negli ultimi anni così come il venir meno di vecchi equilibri geopolitici e l’insorgere di nuovi richiedono strumenti sempre più innovativi e mirati. Il nostro impegno è continuo e orientato a sostenere sia le imprese che già esportano sia quelle che vogliono approcciarsi a nuovi mercati, consolidando una presenza italiana di eccellenza su scala globale. Per farlo bisogna lavorare su tre livelli. Innanzitutto internamente, cercando sempre di più di aggregare le nostre imprese in un’ottica di filiera con l’obiettivo di essere più performanti sui mercati esteri. A livello esterno avendo sempre più rapporti con Sace, Simest e Ice. Lo stiamo già facendo con il risultato che le aziende utilizzano gli strumenti messi loro a disposizione. E infine avendo un rapporto sempre più stretto con gli ambasciatori perché tutte le strategie che portiamo avanti sono possibili se e solo se chi fa attività di campo può supportarci quotidianamente. E da questo punto di vista anche la revisione che sta portando avanti il Maeci per avere un direttore generale sull’innovazione andrà proprio in questa direzione. Per aumentare l’attrattività del sistema produttivo che Confapi rappresenta, è necessario lavorare su più fronti: abbassare i costi dell’energia, armonizzare la tassazione a livello europeo, garantire che i nuovi strumenti regolatori come il CBAM non penalizzino le Pmi e supportare adeguatamente i settori strategici come l’automotive. Solo attraverso interventi coordinati e mirati – ha concluso il Presidente - sarà possibile garantire alle nostre imprese un ruolo competitivo sui mercati internazionali”.