PRESIDENTE CAMISA ALL’ASSEMBLEA ANNUALE DI INSME

PRESIDENTE CAMISA ALL’ASSEMBLEA ANNUALE DI INSME

 

Il Presidente Cristian Camisa ha preso parte a Roma all’Assemblea annuale di Insme, la Rete Internazionale per le Piccole e Medie Imprese, in occasione delle celebrazioni del 20° anniversario dalla sua fondazione. L’evento, intitolato “Sbloccare la finanza sostenibile per le PMI” ha riunito rappresentanti dei membri dell'Insme e dei principali partner, esperti di innovazione e Pmi e relatori di alto livello. Al centro dei panel le nuove dinamiche della finanza sostenibile con un focus sull’integrazione ESG, il loro impatto presente e futuro sulle Pmi e difficoltà e ostacoli nel percorso di adozione.

Ai lavori, aperti da Sergio Arzeni, Presidente di Insme, sono intervenuti tra gli altri Christoph Ahlhaus, Ceo di Bvmw, la Confederazione tedesca delle Piccole e Medie Industrie e Pietro Infante, Responsabile Internazionalizzazione di Unioncamere.

Il Presidente Camisa ha ribadito l’importanza del ruolo delle Confederazioni nazionali delle Piccole e Medie Imprese come Confapi e Bvmw per tutelare gli interessi degli imprenditori del settore privato e sostenerne la crescita e lo sviluppo in manifestazioni nazionali e internazionali. “Per questo – ha spiegato - è fondamentale un dialogo costante con gli organismi internazionali che gestiscono la governance economica globale come l’UE, l’OCSE, l’OMC, il G7 e il G20. Un dialogo per il quale abbiamo bisogno del sostegno di Associazioni internazionali come CEA-PME e Insme”.

In merito alla necessità di sbloccare la finanza sostenibile per le Pmi, Camisa ha sottolineato: “L’accesso ai finanziamenti non è mai stato facile per le Pmi, ma ora la crisi internazionale e le nuove normative ESG hanno reso ancora più complicata la vita delle piccole imprese. Siamo a favore di una crescita più sostenibile, ma non è sensato applicare alle Pmi gli stessi requisiti imposti alle multinazionali. C’è un’enorme differenza in termini di accessibilità e questo dovrebbe essere riconosciuto. Bisogna tenerne conto in maniera adeguata e intelligente”.

Camisa si è poi soffermato sulla mancanza di specialisti ESG formati, sull’assenza di pool di dati ESG e sulla poca disponibilità di consulenti esterni in grado di guidare le aziende verso una strategia ESG. Inoltre non sono ancora disponibili in Europa le procedure di rating automatizzate basate sull’IT e sull’intelligenza artificiale per le Pmi. “Tutto ciò – ha specificato - nonostante gli sforzi, in Italia, della nostra Confederazione e di enti governativi come Sace e Simest. Siamo a favore dello sviluppo sostenibile e della transizione verde, ma ciò che diciamo ai nostri governi e all’UE è di farlo in modo accessibile, fornendo i tempi e le risorse necessarie per renderlo fattibile”, ha concluso.