AL VIA L’ANALISI DEI BISOGNI SOCIALI DEI LAVORATORI DEL POLO LOGISTICO

AL VIA L’ANALISI DEI BISOGNI SOCIALI DEI LAVORATORI DEL POLO LOGISTICO

 

 

Far emergere le esigenze e i bisogni – in particolare quelli sociali – dei lavoratori del polo logistico a Piacenza. Questa la finalità dello studio promosso dal Comune, denominato “CommunityLog” con il coinvolgimento di Confindustria, Confapi Industria e Confcooperative, unitamente a Fondazione Itl cui è affidata la gestione del progetto. Interessate dall’indagine le circa 40 aziende del settore iscritte alle associazioni di categoria, rappresentative di circa 3mila addetti, presenti sul territorio piacentino, attraverso la distribuzione di questionari e la raccolta di dati dalle imprese, con focus group dedicati. I dati che emergeranno da questa consultazione saranno presentati entro l’estate.

“Non si tratta di un esercizio accademico – ha detto l’assessore al welfare, Nicoletta Corvi – bensì di una rilevazione molto concreta che non viene svolta solo dal Comune ma anche con le organizzazioni datoriali. Quello che promuoviamo è un percorso che alla fine possa dare alcune risposte alle necessità del comparto logistico, sempre insieme alle stesse organizzazioni di categoria”. “Attraverso la Fondazione Itl andremo ad indagare complessivamente – ha precisato l’assessore – quali sono i bisogni del polo logistico, la novità rispetto al passato sta nell’approccio metodologico, il Comune non è l’unico committente di una ricerca che non è fine a se stessa ma è una ricerca-azione, quindi viene svolta con le imprese perchè le esigenze delle persone che abitano nel polo logistico devono essere prese in considerazione non solo dall’amministrazione comunale ma dal territorio nel suo complesso, in primis dalle imprese. Dalla ricerca saranno escluse le tematiche di natura contrattuale che non ci competono, i risultati sono finalizzati infatti ad offrire risposte ai bisogni di questi lavoratori, attraverso azioni che non saranno soltanto di competenza del pubblico, ma anche dalle imprese stesse e da tutta la comunità piacentina. È certamente una scommessa molto forte”.

Nell’accordo di collaborazione tra Comune, Confindustria, Confapi e Confcooperative, si evidenzia la dimensione del polo logistico di Le Mose sia in termini di impiego professionale, con oltre 2500 adetti che, in alcuni periodi dell’anno, superano le 3000 unità, con ricadute socio-ambientali, economiche e lavorative che si estendono oltre i confini provinciali e regionali. Di qui l’impatto di un progetto che si articolerà sia nella somministrazione di questionari ai lavoratori del comparto – anche con l’ausilio di interpreti e mediatori culturali per superare eventuali barriere di comprensione linguistica – sia nel successivo confronto con gli stakeholders e con la collettività, per presentare pubblicamente la mappatura dei bisogni emersi e individuare, a partire dalle informazioni raccolte, le criticità su cui occorre primariamente intervenire.

Il sindaco Katia Tarasconi ha aggiunto: “Oggi presentiamo un lavoro collegiale che viene da lontano, sappiamo di avere un territorio vocato alla logistica sia per le merci che le persone che tuttavia negli anni per quanto riguarda il polo di Piacenza ha mancato di coordinamento, ci sono criticità e bisogna lavorare per migliorare, alla fine dello studio non avremo tutte le risposte ma sarà un passaggio fondamentale per arrivare a proporre soluzioni insieme alle organizzazioni di categoria”.

Claudio Oltremonti a nome di Confindustria, ha rimarcato: “Abbiamo aderito molto volentieri perché la mappatura dei bisogni è fondamentale per mettere mano alla governance del polo che un po’ è mancata finora. Le aziende hanno interesse a partecipare a questo studio perché il welfare pubblico deve integrarsi a quello aziendale, per rendere il nostro comparto industriale sempre più d’eccellenza”. Marika Lusardi vicedirettrice di Confapi Industria Piacenza ha spiegato come l’associazione “ha colto le necessità del progetto, le nostre aziende beneficeranno dell’indagine per dare risposte ai lavoratori, e anche perchè c’è ancora poca conoscenza degli operatori presenti nel polo”. Anche Andrea Gregori, del settore logistica di Confapi Industria ha sottolineato l’importanza di “coinvolgere più operatori possibile e anche i consorzi”. Il presidente di Confcooperative Daniel Negri ha definito un'”idea meritoria quella del Comune”. “La nostra associazione rappresenta alcune cooperative importanti del territorio che operano nella logistica, con i risultati della ricerca si potranno integrare i servizi del welfare aziendale a quelli di natura pubblica. Le nostre cooperative offrono già i propri soci una risposta di welfare sussidiario. Importante che non si raggiungano solo le aziende già note ma anche tutte le altre”.

Infine Andrea Bardi di Fondazione Itl, che realizzerà in concreto la ricerca, ha sottolineato: “E’ la prima volta che ci poniamo un obiettivo così ambizioso e innovativo, agendo attivamente per risolvere in maniera propositiva i problemi, è originale anche lo schema di collaborazione tra pubblico e privato prescelto per coinvolgere i lavoratori sia diretti che indiretti, con l’obiettivo di raggiungere la rappresentatività statistica. Faremo interviste e focus group coi lavoratori e gli operatori, traducendo i questionari in più lingue”.