Sinergie Roma-Kiev, progetti per nuove infrastrutture, best practice di resilienza energetica, valutazioni tecniche su agricoltura, edilizia, e ancora trasporti, grazie a quel “saper fare” tutto italiano, che potrà guidare la rinascita e il rilancio di un tessuto economico e sociale sgretolato da due anni di guerra. Con questo obiettivo, si è tenuta oggi, la conferenza bilaterale di Roma per la ricostruzione dell'Ucraina che punta ad una rinascita del Paese e che vede in prima fila il mondo dell’industria italiano. In rappresentanza di Confapi è intervento il Vicepresidente nazionale, Francesco Napoli che ha accompagnato una delegazione di imprese associate, protagoniste tra le circa 600 aziende italiane presenti al Palazzo dei Congressi dell'Eur. Le aziende hanno condiviso il proprio expertise con gli interlocutori ucraini, circa 150 imprese, fornendo esperienze e le migliori soluzioni nei vari settori d’interesse dal breve al lungo periodo.
Un bilaterale di alto livello, quello di Roma, sul fronte politico ed economico, che ha visto la partecipazione del premier Giorgia Meloni, dei suoi vice Antonio Tajani, ministro degli Esteri e Matteo Salvini, a capo del ministero delle Infrastrutture, e dei ministri dello Sviluppo Economico e delle Imprese e del made in Italy, Giancarlo Giorgetti e Adolfo Urso. In rappresentanza del governo ucraino, sono intervenuti il primo ministro Denys Shmyhal ed il titolare degli Esteri Dmytro Kuleba tra gli altri.
L’incontro pone le basi per una ricostruzione che vale 411 miliardi e che non potrà essere finanziata tutta da fondi pubblici. Il governo per questo considera imprescindibile il coinvolgimento dei soggetti privati, per cui è necessario un percorso di riforme che Kiev dovrà portare avanti per garantire più legalità e trasparenza, creando un ambiente favorevole alla realizzazione dei progetti.
Il bilaterale che, rappresenta un primo step nel percorso di ricostruzione, si è aperto con una sessione a porte chiuse composta da 7 tavoli tematici su altrettanti settori individuati come prioritari, dalle infrastrutture all’agricoltura, passando dai temi energetici ai trasporti. Poi è stata la volta di una sessione plenaria con lo spazio dedicato agli interventi istituzionali. Al termine si sono svolti degli incontri b2b e b2g, dove anche le imprese Confapi hanno concretizzato il loro possibile apporto. Infatti chi sarà in grado di ben posizionarsi nella fase di "fast recovery" si troverà in vantaggio quando la fase operativa della ricostruzione sarà avviata. Nel corso dell’incontro sono stati siglati degli accordi o almeno delle pre-intese a livello istituzionale con il coinvolgimento dell’Ice (l’Agenzia per il commercio estero), del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e del ministero delle Imprese e del made in Italy. La conferenza è stata chiusa dai due premier, Meloni e Shmyhal, e dal presidente Volodymyr Zelensky, intervenuto in video conferenza. Dunque il percorso per la ricostruzione dell’Ucraina che vede l’Italia e le proprie imprese protagonisti è appena iniziato. In questa direzione, il prossimo anno l’Italia assumerà la presidenza del G7, un incarico che rafforza il ruolo di leadership che il governo vuole ricavarsi in questo percorso, l'idea inoltre è quella di ospitare una conferenza generale sulla ricostruzione dell'Ucraina nel 2025.