Il direttore D’Onofrio: «Siamo già al lavoro per il 2020. In un mercato che fa un business dell’alta formazione noi continueremo a offrirla senza costi». Mercoledì 18 dicembre la consegna dei diplomi a Villa Ottoboni.
157 adesioni a 10 corsi executive e 7 workshop e seminari, 65 aziende partecipanti. Sono i numeri principali di un anno di S.Pa.D.A, la scuola di alta formazione di Confapi Padova dedicata a imprenditori e manager, sempre più un hub catalizzatore di buone pratiche al servizio del territorio. Ne parliamo col direttore Davide D’Onofrio. Che sta già pensando alla prossima edizione.
Direttore, mercoledì 18 dicembre nel corso dell’assembla annuale di Confapi Padova a Villa Ottoboni saranno consegnati i diplomi ai partecipanti. Che anno è stato quello che ci lasciamo alle spalle?
«Credo che si possa affermare senza timore di smentite che la Scuola Padovana di Alta Formazione Aziendale voluta da Confapi ha centrato gli obiettivi che si era prefissati. E la riprova arriva dalle numerose domande di partecipazione. L’idea di dar vita a una comunità di imprenditori e manager che si confronta sui principali temi aziendali si sta rivelando vincente: le aziende che hanno preso parte ai corsi tendono a tornare nelle edizioni successive e a coinvolgere altri partecipanti. In sostanza, vivono S.Pa.D.A. come una leva di welfare e competitività aziendale. È proprio ciò che volevamo».
Sappiamo che state già lavorando per il prossimo anno. Cosa dobbiamo aspettarci?
«Nel 2020 S.Pa.D.A. sarà riconfermata come linea strategica prioritaria di Confapi Padova. Sono in fase di avanzato perfezionamento le partnership con alcune realtà leader del settore della tecnologia per l’industria, della logistica e del credito per le Pmi, al fine di renderla sempre più un hub catalizzatore di know how al servizio del territorio».
In questo quadro che ruolo avrà il Fapi?
«Stiamo sviluppando la collaborazione con il Fondo interprofessionale di Confapi, Cgil, Cisl, Uil che vede più di mille aziende aderenti. Nei piani il Fapi potrebbe diventare lo strumento di riferimento per finanziare le attività di S.Pa.D.A. e mantenerla una realtà inclusiva, in grado di offrire tutte le sue attività senza costi a carico dei partecipanti. Puntiamo a contrapporci all’offerta imperante nel mercato, che fa della formazione un business per gli organizzatori più che un’opportunità per i partecipanti».